3 Ottobre 2024
Tra le pagine virtuali del museo il racconto di Legnano dalla preistoria ad oggi...

museo web legnano APIL

Il sogno rimane quello di un museo “in carne e ossa” che possa accogliere tra le sue pareti la storia industriale di quella Legnano che è stata culla dell’industrializzazione italiana. Intanto, però, il passato della città del Carroccio – e quello industriale in prima fila – ha finalmente trovato una casa, anche se virtuale: il museo web nato grazie all’Associazione Periti Industriali e Laureati di Legnano, che fin dal 1951 lavora gomito a gomito sul territorio con enti pubblici, associazioni culturali, industriali e dell’artigianato dell’Alto Milanese e scuole e oggi, grazie anche ad un contributo economico del Comune, ha portato online la storia della città.

Il museo è già visibile online

«In poco più di due secoli Legnano si è trasformata da borgo agricolo in una moderna e vivibile città industriale, e questo grazie al duro lavoro fatto nelle officine, nelle fonderie, nelle tessiture, nelle filande – spesso senza trascurare quello nelle stalle e nei campi – da tanti uomini e donne delle generazioni che ci hanno preceduto – ha sottolineato il presidente di APIL Paolo Heineger presentando il progetto insieme al suo vice Aurelio Caironi -. Prima che la memoria di questo passato vada perduta per sempre, l’APIL ha pensato di raccogliere le testimonianze in un museo web della Legnano produttiva, fornendo alla città uno strumento di facile accesso e consultazione, versatile e potente per diffonderne la storia industriale e sociale, vivere più consapevolmente il presente e orientare il futuro».

Il museo, frutto della raccolta documentale e dell’attività di ricerca e di riordino di Gaetano Lomazzi e Alberto Bonesi, è diviso in quattro sezioni, dedicate rispettivamente alla Legnano preindustriale, industriale e post – industriale e alla documentazione relativa alle industrie e ai prodotti che ne hanno caratterizzato il panorama produttivo, tra foto storiche, disegni, documenti e approfondimenti. I giochi, però, non sono ancora fatti: la nuova vetrina virtuale dedicata alla storia della città, infatti, è ancora un cantiere aperto che l’Associazione Periti Industriali e Laureati di Legnano spera di poter far crescere anche grazie al  contributo di associazioni, aziende ed esperti di storia del territorio e tutti coloro che avessero documenti, foto, disegni interessanti per arricchirlo, a mettersi in contatto con info@apil.it. 

«Anche questo è un tassello che contribuisce alla realizzazione della città della memoria – sono stata le parole con cui ha salutato il progetto il sindaco Lorenzo Radice, cui si è associato il vicepresidente della Famiglia Legnanese Piermarco Locati -. Questo museo deve diventare un punto di riferimento per tutti coloro che hanno foto e documenti da condividere, perché è sulla costruzione della memoria che possiamo tenere vivo il genius loci della nostra città. Non possiamo dimenticare di cosa ha vissuto Legnano ed è importantissimo riuscire a passare gli aspetti non solo tecnici ma anche culturali e sociali di quello che è stata la vita dentro le fabbriche. Questo museo è un punto di partenza: l’augurio è che da questa vetrina online si possa costruire non solo la città della memoria ma anche la città del futuro».

Futuro che – perché no – potrebbe anche vedere il museo passare dalla realtà virtuale a quella che ci circonda. E un primo passo in questa direzione arriverà già con il Museo dei Bambini dedicato all’acqua che troverà casa in via Pontida, in quella che oggi è la sede del comitato locale della Croce Rossa italiana. «Questo museo è una sorta di bacheca virtuale che ben si integrerà nel cosiddetto Museo dei Bambini – ha infatti aggiunto il primo cittadino -: lì lavoreremo sul tema dell’Olona e dell’acqua come motore che ha spinto l’industrializzazione. Sarà un museo interattivo e avere una parte di interattività incentrata su una vetrina storica ci starà benissimo. Poi c’è il tema della fisicità degli aspetti industriali: il sogno nel cassetto è quello di avere spazi dedicati per dare visibilità della storia industriale legnanese, ma questo si vedrà sulla base degli sviluppi di altre aree, dalla Manifattura in giù».

Fonte: LegnanoNews